Anche qui, come a Riga, se si ha la possibilità logistica, si deve evitare di commettere il mio stesso errore, ossia di visitare la città più bella per prima e le altre a seguire, perché succede che perdono di appetibilità e la visita si trasforma in una passeggiata quasi statica e triste, perché non all'altezza dell'aspettativa.
Bratislava, per quanto affascinante possa essere, ha la grande sfortuna di essere così vicina a Praga, Budapest e, soprattutto, Vienna; tre delle capitali più belle al mondo.
Volete sapere di più su Vilnius, su Varsavia e Cracovia? Guardate il nuovo video!!
Il quarto episodio del ritorno dell'avventuroso viaggio partito il 5 giugno 2017 da Madrid in direzione del punto più a nord d'Europa.
Ogni sabato un nuovo video. Iscriviti al canale; è gratis :-D
Appena sveglio, la voglia di ripetere la parte alta della città era enorme e, approfittando che Vesna, la ragazza conosciuta ieri, non la avesse ancora visitata, ci ritornai super volentieri. Era stupenda, forse ancora di più di come me la ricordassi.
Nel frattempo i mondiali di nuoto erano ancora in corso e avevo tanta curiosità di approfondire la questione; attratto ancora di più dalla qualificazione della nostra Pellegrini alla finale, ho controllato il sito web ufficiale, tanto per capire quanto potesse costare l'ingresso; per l'intera giornata di competizione in vasca larga, il biglietto costava “solo” 40 €, ma ce n'erano disponibili solo 3 e avevo 15 minuti per completare l'acquisto.
Oggi ho assaporato il complesso del viaggiatore: la costante sensazione di insoddisfazione dovuta al voler conoscere sempre più, sempre qualcosa di nuovo. Ho anche imparato a dover dire di no alle mie voglie e a mantenere quell'autodisciplina che è essenziale ai fini della buona riuscita di un progetto grande e impegnativo come il mio.
La mia intenzione originale era di muovermi verso Budapest, capitale dell'Ungheria, nonché una delle città più belle d'Europa, ma nel guardare la cartina ho realizzato quanto Timisoara fosse vicina ad altre grandi città che avevo voglia di conoscere, come Belgrado, capitale della Serbia, a soli 150 km di distanza. Faccio una pazzia e la vado a visitare? Non sarebbe una brutta idea; e se dopo visitassi anche Sarajevo, capitale della Bosnia? Quasi quasi... poi ci sono Podgorica, in Montengro, Tirana, in Albania, che ho già visto ma che rivisiterei volentieri, e dall'altra parte Zagabria e Lubiana. E giacché, c'è anche il Kosovo! Oddio, voglio visitare tutto il mondo!
Se quella di ieri era una tappa facoltativa e poco importante, ovvero spostarsi da Bucarest per visitare dei paesini a pochi chilometri di distanza, quella di oggi era essenziale ai fini logici del viaggio. Se volevo tornare a casa, dovevo uscire dalla Romania e non da una parte qualunque, ma dal versante est, quello che da sull'Ungheria.
La strada che mi separava Barlad, il posto in cui ho sostato ieri notte, a Timisoara era gradevole, poco traffico e tanto bel panorama. Ciò che mi è rimasto più impresso è stata la quantità di carri guidati da cavalli che ho incontrato per strada; tutti avevano lo stesso carretto sul retro, lungo e stretto, di legno non trattato.
Ho fatto in tempo a visitare il parco che già ieri sera avevo ammirato, ancora più bello di quanto immaginassi. Statue, lago, siepi, bambini giocanti. C'ero anch'io, felice e un po' stanco dello stress del viaggio. Sono a zonzo da quasi cinquanta giorni, oramai viaggiare è diventata la mia quotidianità. Non mi lamento, ma guardare ogni dì un luogo nuovo e abituarmi a non vedere per due giorni lo stesso ambiente è divento una norma di vita, più che un evento raro. Con queste premesse qualsiasi persona sana di mente vorrebbe prendersi alcuni giorni di riposo e rilassarsi in una città come Bucarest, che ha molto da offrire, come minimo rimanerci un giorno in più se non due, ma io, che di forza di volontà ne ho da vendere (qui siamo a un livello di umiltà 7,5) e iniziando a vedere la fine del viaggio (mancano “solo” una decina di giorni), continuo a volere scoprire il mondo. Bucarest mi ha dato abbastanza, è tempo di visitare un territorio così famoso e così poco conosciuto: la Transilvania. Sì, la Transilvania, la casa di Dracula. Per andare al suo castello sono passato da alcune località turistiche, come Sinaia e Râșnov , che mi erano sconosciute e non mi aspettavo potessero essere così suggestive, tanto da volerci ritornare in una futura vacanza.
Aprire gli occhi e, dai finestrini umidi, scorgere alberi rigogliosi e uccelli canterini, senza che ci si renda subito conto di dove ci si trova, ci regala quella sensazione di spensieratezza, di tranquillità pura. Non devo pensare a nessuna obbligazione, nessun lavoro, nessuna commissione. Faccio ciò che voglio fare perché ne ho voglia. Mi sento libero. Come già scrissi il primo giorno di viaggio, mi sento di avere due libertà: quella di pianificare le mie giornate e quella di cambiare la pianificazione.
Decido, sicché, di proseguire verso Bucarest, perché lo voglio.
Después del exito del video en Italiano sobre mi experiencia en Albania, os propongo la versión española.
Todos los sábados un nuevo video. Suscribete al canal; es gratis :-D
Sono arrivato in Norvegia, adesso mi tocca ritornare.
32 giorni passando da Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ucraina, Trasnistria, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria e Italia.
Una sorpresa a casa dei miei genitori, che credevano sarei ritornato a Madrid, avventura e disavventure nel corso di questo viaggio. Sono passati mesi da quando sono ritornato e ancora, a essere sincero, non realizzo cosa abbia fatto.
Questo sabato, per la prima volta, pubblico un video su una città italiana: la bellissima Verona.
Non sarà l'unico video della serie, ma sarà accompagnato da altri quattro episodi, registrati nella stessa sessione, ossia Ferrara, Padova, Venezia e Bologna.