Fin qui tutto ok; lei era ospite di Yojjie, un uomo sudafricano che viveva in centro, il quale, senza neanche conoscermi, mi ha offerto il suo divano. Come non accettarlo?! Dormo in auto da una settimana...
Ricapitolando, sono stato ospite di un amico di un'amica di un'amica. Imbarazzante, vero? Ma per nulla!! Più viaggi e conosci persone differenti, meno hai paura del mondo e più sei fiducioso nel genere umano, non hai paura dell'imbarazzo, perché qualcosa per chiacchierare la trovi sempre. Infatti, appena arrivato, il tempo di lasciare la valigia e subito un caffè con Natasha, un brunch in casa e pedalando a visitare la città con la bicicletta di Joggie.
Amsterdam la devi visitare in bicicletta, perché è così che si muovono i cittadini. Ci sono carreggiate riservate, parcheggi riservati, semafori riservati alle due ruote. Tutto è più bello con una bicicletta, credetemi.
Pedalare tra le stradine che intersecano i canali è magico, ti fa realizzare che tale esperienza non puoi ripeterla in nessun altro luogo del mondo, neanche a Venezia.
Devo darvi un altro consiglio (non dite che sono saccente, lo faccio per voi :-) ) Il museo dedicato a Van Gogh esaurisce presto i biglietti disponibili: vanno acquistati online con giorni di anticipo per non capitare come me, che si reca in biglietteria e si sente dire che dovrò tornare tra tre giorni.
Purtroppo per me, arrivatoci in auto, sono rimasto deluso dalla politica dei parcheggi. 4 € l'ora in all'interno dei canali e 3 all'esterno, 27 € la tariffa giornaliera; vergognoso direi. Meglio andarci in aereo la prossima volta.
Amsterdam offre un'immensità di attrazioni, per tutti i gusti: dal quartiere a luci rosse alla casa di Anna Frank, dai locali in cui si acquista e si fuma marijuana alle chiese medievali, dai parchi ben curati alle periferie trasandate. C'è tutto, ma attenzione: Amsterdam non va visitata, va vissuta.
Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potete trovare le foto, chilometro per chilometro.