Onore al merito, al coraggio e all’incoscienza ad Africa, che fino a oggi mi ha riverito come meglio non avrebbe potuto fare.
Terminano le esperienze, si chiudono dei cicli, iniziano nuove avventure e dobbiamo dire addio a qualcosa o, come in questo caso, a qualcuno. Aver dato un nome alla mia automobile, Africa, l’ha personificata e l’ha resa un amico più che un mezzo.
In cinque anni ha ospitato più di 500 persone a bordo e mi ha accompagnato dappertutto:
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- in Francia
- in 14 regioni spagnole una trentina di volte
- in 15 regioni italiane, tra cui Sicilia e Sardegna
- a Capo Nord attraversando 21 nazioni
- da Madrid ad Andrano per 3 volte
Mi consola il fatto che da oggi Africa si diffonderà in altre auto, sottoforma di pezzi di ricambio.
Un finestrino da una parte, un sedile in un’altra, un componente in un’altra, Africa trasmetterà la passione per il viaggio in tutto il mondo.