Ciò che ho realizzato, oltre a essere un sogno, in fin dei conti è un viaggio, un'esperienza, che però mi ha donato il privilegio, credo il più grande privilegio che potessi mai ottenere: il tempo. Tempo che manca nel nostro stile di vita, sempre troppo zeppo di impegni e stress; tempo per divertirmi, per annoiarmi, per visitare, per estasiarmi, per spaventarmi, per riflettere, per capire. Tempo per pensare. Ho avuto tempo per pensare a ciò a cui non avevo pensato per mesi, e tra questi pensieri, nascosto in un angolo, c'era il ricordo di un amico con cui ho condiviso tante e tante esperienze, quindici anni di attività, di uscite, di studio, di passioni, perché no, di litigate, di prime volte, di viaggi.
A proposito di viaggi, sono sicuro che Mario, conoscendolo, mai e poi mai sarebbe venuto con me in questo viaggio, figuriamoci se lo avesse fatto da solo...io e Mario eravamo molto diversi, ma di questa diversità ne facevamo un punto di forza. Lui il ballo e io il calcio, lui la Juve e io il Milan, lui il classico e io lo scientifico, lui la carriera militare e io l'anarchia. Eravamo proprio diversi, e forse grazie a questo ci volevamo un bene dell'anima. Le strade si sono divise e il bene è continuato a regnare. Mario non sarebbe mai venuto con me, ma mi avrebbe fatto l'in bocca al lupo, perché sapeva che era ciò che mi avrebbe reso felice, come me lo fece quando andai in Australia, e spesso mi chiedeva aggiornamenti.
Con il privilegio del tempo, ho avuto la tristezza necessaria per pensare a lui e a me, insieme in tanti momenti, sopratutto, però, ho pensato a lui, al suo ultimo viaggio in auto, che in fin dei conti era un viaggio banale, stupido: dal lavoro a casa, niente di più. E io che sto percorrendo migliaia di chilometri, da una parte all'altra dell'Europa, con una probabilità enorme che possa incappare in un incidente, senza che mi succeda nulla. Sono fortunato, io, ma sono anche più attento da quando ho pensato a Mario: sono meno spericolato, più concentrato, non rischio più nulla alla guida, ho capito che non ne vale la pena! Viaggiare è arrivare in un luogo, non essere già arrivato. Se posso vantarmi di essere passato incolume da questo mio viaggio, devo ringraziare il pensiero di Mario, perché mi è stato d'aiuto, sul serio.
38 giorni
8393km
8 nazioni: Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia
4 pneumatici cambiati
2679 video e foto
e altre statistiche che non interessano a nessuno.
Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potete trovare le foto, chilometro per chilometro.
Le immagini del viaggio di andata giorno