La tratta è durata quasi quattro ore e le ho passate scrivendo il testo per i video che pubblico parallelamente agli articoli. Nulla di eccitante, potrebbe sembrare, invece no, invece ho ricevuto scariche di adrenalina per essermi imbattuto nei ricordi recenti del viaggio, da quando sono partito, a quando a Bruxelles l'auto non si accendeva, a quando ho passeggiato in bici ad Amsterdam, a quando sono salito sul campanile a Copenaghen, poi a quando ho giocato a calcio con un ragazzo appena conosciuto, ancora a quando ho visitato il primo fiordo. Come mai potrei dimenticare queste emozioni?
L'impatto con le Isole Lofoten è stato incredibile per due motivi: il primo, positivo, tante casette di colore rosso contornavano le strade e le rientranze della costa, tutto ciò che avevo visto in televisione sulla “tipica” Norvegia la avevo davanti agli occhi; il secondo, negativo, la immensa quantità di palafitte sulle quali erano disposti a essiccare i merluzzi, che poi sarebbero diventati stoccafissi. Non potrei descrivervi la puzza, l'aria putrefatta che si respirava, vi toccherà credermi sulla parola.
C'era una spiaggia che volevo visitare, ma si trovava dall'altra parte dell'isola principale e non vi si poteva arrivare con l'auto, ma solo percorrendo il sentiero che attraversava la collina, della durata di tre ore e mezza. Il terreno paludoso, il vento, il caldo nei momenti di sole, il freddo in quelli nuvolosi, la sconnessione del sentiero hanno fatto di questo trekking il momento più faticoso della mia esperienza, ma una volta giunto alla spiaggia e ammirato quel paesaggio, il fiatone si è bloccato, non avevo fiato neanche per respirare, per quanto singolare fosse quell'insenatura. Nel momento in cui mi sono accorto che in un angolo vi era un'altalena rudimentale, il mio cuore si è riempito e ho iniziato a dondolare come un bambino, forse peggio.
Una volta trovato un luogo abbastanza isolato dove accamparci, una cena di fortuna e qualche foto al sole di mezzanotte, poi a nanna, ché la giornata è stata lunga.
Il quinto episodio del mio viaggio a Capo Nord:
Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potete trovare le foto, chilometro per chilometro.