Senza ombra di dubbio questi 100 chilometri sono stati i più difficili di tutto il tragitto, nonché i più spettacolari; guidare con il manto stradale leggermente ghiacciato, mentre sta nevicando, su una strada strettina che è a doppio senso, mentre ti senti moralmente obbligato a guardare fuori dal finestrino è un miscuglio di paura, eccitazione e felicità, che poche altre volte ho provato nel corso del viaggio (forse solo nella tratta da Oslo a Bergen).
Ho avuto tempo per fermarmi diverse volte lungo il tragitto perché un lago completamente ghiacciato poche volte lo si può ammirare, se si vive nel sud Europa, così come un fiume che trasporta pezzi di ghiaccio o un torrente così carico di acqua che schizza dappertutto e non riesci a farti una foto senza bagnare l'obiettivo.
Prima di questo tratto di strada, quando ancora ero a livello del mare, nel mio solito intento di guardare fuori dal finestrino ho intravisto un'isoletta che era collegata al fiordo attraverso una striscia di sabbia. Come avrei potuto non fermarmi?!
Dopo averci passato mezz'ora, ho deciso di giocare a fare l'equilibrista su una serie di massi che si sporgevano sul mare, la cui temperatura non superava i 6 gradi. In questo video (https://www.youtube.com/
Finalmente è arrivato il momento di visitare Geirangerfiord, che mi ha lasciato senza fiato, letteralmente. L'ho intravisto a mille metri di altezza, in tutta la sua interezza, e qualche brivido l'ho notato. Piano piano scendevo verso il mare, superando i tanti tornanti, e continuavo a intravederlo, a volte meglio e a volte peggio, fino a che, una volta arrivato, ho capito perché dicano sia il fiordo più bello del mondo. Ho sentito una sensazione di soddisfazione mista a pace che è durata per diversi minuti, che non saprei descrivere.
Alcune persone sono brave a trovare le parole giuste per le loro emozioni, io sono solo bravo a viverle. Scusate.
Se vuoi guardare gli episodi video del mio viaggio, accedi al mio canale Youtube https://www.youtube.com/channel/UCvwuCtLc_B2pTSVjt3KDZHw?view_as=subscriber.
Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potete trovare le foto, chilometro per chilometro.